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Curriculum vitae

Matteo D’Acunto

Professore Associato in Archeologia Classica (L-Ant/07 – Settore Concorsuale 10/A1)

Titolare dell’insegnamento di “Archeologia e Storia dell’Arte Greca” (Laurea Triennale) e di “Archeologia della Magna Grecia” (Laurea Triennale e Laurea Specialistica)

Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo

Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”

Piazza S. Domenico Maggiore, 12 (Palazzo Corigliano),

80134 Napoli, Italia

Tel. +39.081.6909631 (univ.); fax +39.081.5515386; +39.328.7190208 (cell.)

mdacunto@unior.it; matteo.dacunto@tiscali.it

Link a Academia.Edu: https://unior.academia.edu/MatteoDAcunto

 

Matteo D’Acunto è Professore Associato in Archeologia Classica (L-Ant/07) presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, in possesso dell’abilitazione per la Prima Fascia nel settore 10/A1.

Insegna Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Archeologia della Magna Grecia nei corsi di laurea in archeologia triennale (AO) e magistrale (MAO), nonché Archeologia e Storia dell’Arte Greca presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici interateneo delle università di Salerno e dell’Orientale. È membro della Giunta di questa Scuola di Specializzazione e del Collegio del Dottorato del DAAM. È direttore della rivista di fascia A “AION Annali di Archeologia e Storia Antica” (ISSN: 1127-7130) del DAAM.

Dirige la missione archeologica dell’Orientale operante nell’abitato greco-romano di Cuma, in regime di concessione dal Ministero della Cultura, ed è responsabile per conto della stessa università del progetto di studio e di pubblicazione della necropoli di Ialysos (Rodi), scavata durante il periodo di occupazione italiana del Dodecaneso (in convenzione con la Scuola Archeologica Italiana di Atene e in collaborazione con il Dipartimento alle Antichità del Dodecaneso). È responsabile, per la parte archeologica, del progetto di studio sulle epigrafi di Gortina, diretto da Ignazio Tantillo, in convenzione tra la Scuola Archeologica Italiana di Atene, l’Università L’Orientale e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha una vasta esperienza nell’attività di campo, avendo lavorato, spesso con ruoli di coordinamento e di incarico di studio dei contesti e dei materiali, in missioni archeologiche in Italia (Cuma, Paestum, Pontecagnano), in Grecia (Thronos a Creta e Cefalonia), in Libia (Cirene) e in Turchia (Mileto).

Specialista dell’archeologia del mondo greco, soprattutto del periodo alto-arcaico e arcaico (X-VI sec. a.C.), ha concentrato i propri interessi scientifici, attraverso le sue pubblicazioni, sull’architettura, la scultura, la ceramica e l’iconografia, soprattutto di Creta, delle Cicladi, di Rodi e di Atene, nonché sulla colonizzazione greca dell’Italia meridionale, con particolare riferimento a Cuma e a Pithekoussai. Ugualmente, le sue pubblicazioni e ricerche archeologiche sul campo hanno approfondito lo studio delle strutture urbane in epoca romana, con particolare riferimento alle città della Magna Grecia e con un’attenzione specifica rivolta alle forme di continuità e trasformazione del sistema viario, alle opere infrastrutturali di carattere idraulico, alle mura urbiche e all’edilizia domestica. Tra i suoi lavori a stampa si segnala la monografia sull’Olpe Chigi (De Gruyter 2013) e quella in due tomi sulla necropoli di Ialysos (Rodi) di epoca geometrica (Scuola Archeologica Italiana di Atene 2020), nonché le pubblicazioni relative agli scavi condotti a Cuma di epoca greca e romana. È il curatore di diversi volumi: sullo Scudo di Achille (Pisa 2009), sui profumi nelle società antiche (Paestum 2012), sui sistemi di regimentazione delle acque (2020) e sull’Eubea e la colonizzazione euboica (2020). È autore di numerosi articoli, pubblicati in italiano, in inglese, in francese e in tedesco, molti dei quali su riviste di fascia A, includendo anche lemmi su enciclopedie o dizionari internazionali (Der Neue Pauly e The Oxford Classical Dictionary).

Ha al suo attivo l'organizzazione di diversi convegni internazionali e numerose partecipazioni a tali convegni come relatore.



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